tag:blogger.com,1999:blog-37993800084819153502024-02-21T12:49:11.578+01:00racconti e pensieri da Svezia e dintorniIn Svezia integrato e disintegrato.
Espressioni della mia vita quotidiana, tra la cura dei figli, la nostalgia di casa, l'alimentazione e le stranezze di questa nuova cultura e di quella vecchia.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.comBlogger19125tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-1920586400803326582010-09-23T14:59:00.006+02:002010-09-23T15:45:42.927+02:00L'italiano in Sveziada mesi ho pensato di scrivere questo post, ma non sapevo mai da dove cominciare.<br /><br />Da quando mi sono trasferito dal Norrland verso i mari caldi dello Skagerrak ho sperato di incontrare anche fisicamente connazionali, sia per me stesso, sia per loro ma soprattutto nella speranza che i miei bimbi sentano usare la lingua italiana da altri oltre che da me e magari si facciano amici italiani. <br /><br />Ma per adesso niente. Non solo niente, ho anche incontrato qualcuno, ma mi sembra che l'italiano in Svezia sia estremamente riservato quasi volesse scrollarsi di dosso il pregiudizio che ci accompagna. Io per primo divento imbarazzato.<br />In un caso sono stato palesemente snobbato, peccato perché ci tenevo e non ho capito perché. Sono convinto di non essere stato antipatico come lo sono nel mondo dei blog.<br /><br />Ho la convinzione che gli svedesi all'estero si ritrovino spesso tra di loro, si cerchino per non perdere le loro radici.<br />Hanno un spesso una "casa dello svedese" dalla quale passano anche altri cugini fennoscandinavi, magari festeggiano le loro ricorrenze con le aringhe e l'acquavite e i bambini crescono con Astrid Lindgren contemporaneamente in un ambiente svedese anche se sono in America o in Francia. <br /><br />Ma questo non è il caso dei miei. È vero che hanno parmigiano, olio di oliva e minestrone il lunedì, ma oltre a questo? Niente. Ogni tanto vedono la Pimpa su y*utube.<br /><br />Ma noi italiani a Göteborg cosa facciamo? <br />In primavera contattai il consolato ebbi un numero di telefono di una mamma che che organizzava incontri per i bimbi italiani e genitori, ma la catena di appuntamenti terminò prima ancora che io cominciassi a partecipare. <br /><br />Mi promisi di organizzare qualcosa, ma la mamma mi dissuase confidandomi che era difficile e l'entusiasmo dei partecipanti era "deprimente". Alla fine lei stessa appunto rinunciò.<br /><br />Perché? Ci dobbiamo ritrovare solo tra italiani giovani e solo anziani? o solo ricchi o solo tra poveri? o solo tra single o solo tra maritati? o tra meridionali e settentrionali? oppure la vita coi bambini prende così tanto tempo che non si ha più voglia di incontrarsi? Certo spesso le nostre vite sono diverse e non si diventa amici solo perché si è italiani. <br /><br />Io sono deluso e preoccupato perché noto che i miei figli stanno crescendo con un italiano pessimo e un notevole distacco dal Belpaese che è anche loro. E non so cosa fare. Non è colpa loro, se non hanno nessun'altro con cui parlarle se non il loro padre e ogni tanto i nonni al telefono.<br /><br />Consigli? <br />Qualche lettore che passa di qui e ha lo stesso problema? mi contatti pure!Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-59690628259231271062010-09-20T12:40:00.005+02:002010-09-20T13:19:36.884+02:00SchockdemokraternaL'ascesa degli SD è uno chock per i seguenti motivi:<br /><br />-Svensson dovrà svegliarsi e vedere che un certo tipo di problemi con gli europei ce li ha eccome. <br />Finalmente anche il clima politico svedese assume un carattere continentale (e come al solito a causa/grazie a chi abita in Scania). Svensson non potrà più puntare il dito indice verso i danesi, gli italiani, i francesi, i britannci, gli unghersi, gli olandesi, popoli meno evoluti tra i quali sbocciano partiti xenofobi come fiori in primanvera (estate in Svezia) ergendosi a giudici mondiali di democrazia e rispetto.<br />In realtà ho già sentito quelcuno puntare il dito contro gli skåningar, come se la colpa fosse loro. <br />La regione Scania è quella più a sud, più vicina alla Danimarca e all'Europa in usi e costumi e dove gli sverigedemokraterna sono appunto più forti. L'abitante della Scania (lo skåning) è "quasi-svedese". <br /><br />-svensson dovrà svegliarsi e vedere che i problemi con un certo tipo di immigrati ci sono eccome:<br />non basta più isolarli nei quartieri ghetto tipo rosengård, angered nelle caserme comunali prefabbricate di cemento degli anni 60 (miljonprogrammet) che altrimenti rimarrebbero vuote perché nel frattempo gli svennson hanno fatto soldi e si sono trasferiti in centro (quelli che abitavano in centro si sono trasferiti all'estero). <br /><br />-Svennson dovrà svegliarsi e vedere che un certo tipo di problemi con se stesso ce li ha eccome:<br />come espressi in altre circostanze io credo che in ogni svedese si nasconda un potenziale SD, solo che ancora non lo sanno perché fin'ora gli immigrati fastidiosi sono stati circoscritti nei suddetti quartieri. <br />Detto con un eufemismo "lontano dagli occhi lontano dal cuore" chi ci vuole mettere i gioielli maschili faccia pure. <br />Mia teoria: se la Svezia fosse densamente abitata come la Danimarca, i Paesi Bassi, il Nord Italia, la regione parigina, la Svizzera tedesca etc. verrebbe fuori tutto il razzismo che abita nello Svensson. <br /><br />Lo svensson medio abita ancora isolato fisicamente dai problemi del mondo nella casa rossa ritagliata nel bosco. Nel più denso dei casi, Svennson dimora nel suo sonnecchioso e silenzioso villaområde (quartiere residenziale di villette tutte uguali di assi di legno) e gli invandrare (immigrati non graditi si intende, tipo somali, iracheni) non sono niente di più che un arredo urbano del sabato pomeriggio in centro per autoconvincersi di far parte di una cultura moderna, aperte e politicamente corretta. <br />Magari in quei quarteri ci si va quando si hanno pochi soldi ma tanta voglia di andare all'estero e ci si compra un po' di quel loro cibo speziato e per fortuna che tengono aperti le carrozzerie e i gommisti a buon mercato e fanno qualcosa di diverso da mangiare per strada invece del solito kokt med bröd (würstelino hot-dog). <br />Poi tanto la sera ognuno a casa sua. La moschea possono anche costruirsela lì nel loro quartiere, <br />ebbeh...caspita un loro diritto...! (pronuncia con accento rauco milanese). <br />Facile essere tolleranti così herr Svennson.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-70343841063189718532010-09-16T08:57:00.012+02:002010-09-16T11:01:24.340+02:00Le stagioni secondo Svensson (l'autunno)Chi mi segue avrà letto tra le righe dei miei post un certo astio nei confronti di come vengano trattate le stagioni da queste parti.<br />Ma ho una domanda per il mio lettore in modo da far capire meglio il mio senso di isolamento. <br /><br />Da almeno tre settimane (siamo a metá settembre), il cielo del paese è spesso grigiolino, le foglie degli alberi ingialliscono (bello spettacolo), piove qualche oretta quasi ogni giorno, il vento è forte e freddo, il sedile della macchina è decismente scostante la mattina, anche il più focoso dei caldissimi nordici si veste da settimane con scarpe chiuse, calze, pantaloni lunghi e maglioncino. Il mare è grigionero e le spiaggie deserte da quasi due mesi.<br /><br />Ma veniamo alla domanda. <strong>Che stagione è?</strong><br /><br />Ora non avrete creduto che stia parlando dell'autunno vero? Chi lo crede è davvero uno sprovveduto che non sa che cosa la grande verità nasconda. Perché il meteorologo scandinavo ha deciso (per il bene dell'umanitá dal pelo biondo) che siamo ancora in estate! è autunno (sempre secondo loro) quando le temperatura media del giorno è tra gli 0 e i 10 gradi. Similmente al<a href="http://lamilanodabere.blogspot.com/2010/07/le-notti-tropicali.html"><strong>le notti tropicali </strong></a> insomma. <br /><br />La notizia viene puntualmente riporata <strong><a href="http://www.aftonbladet.se/vader/article7781619.ab"></strong>dall'organo ufficiale di manipolazione intellettuale del partito democratico del popolo democratico del Regno democratico di Svezia </a> e mi provoca un certo turbamento per la serietá che assume questo giornale altrimenti ridicolo.<br /><br />Sono inoltre turbato non tanto perché secondo me è proprio da cervellino limitato (perdonatemi menti eccelse dell'SMHI, ma io la vedo così) definire le stagioni e i fenomeni meteorologici <strong>solo</strong> in base all'osservazione della "temperatura" ma anche perché lo svensson pecorone (e ce ne sono parecchi) ci crede ciecamente. <br /><br />Ora io lo so che le descizioni delle quattro stagioni di SMHI sono ritagliate apposta per essere indossate dagli scandinavi. Ma il problema sorge perché lo scandinavo lo ignora ed è convinto di avere le giuste quattro stagioni oltre che tutte le cose più giuste del mondo. <br /><br />Già me lo vedo il suddetto aggirarsi per le stradine della colline sarde o piemontesi verso fine ottobre, tra rovereti e vigneti che ingialliscono ed affermare con il piglio di chi ha passato l'adolescenza sul Sapientino "<em>no, non è autunno perché non ci sono tra gli zero e i dieci gradi!"</em>. Così parlò <a href="http://www.smhi.se/"><strong>SMHI</strong>. </a><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV5MWBSVwfWbkjZGm_8dOfpAI9ocCjM4Tkr7KYDwMwWRLj3zu1t_jeQg3ecUYwzEI-1Pv4EZ9ELSFe2-gTqi5HAD8GSU5iw9liPS5sAh9-cCDRJcoToaqzaDiXgAvOgOMYwUNpGWKGmNM/s1600/estate.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 256px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV5MWBSVwfWbkjZGm_8dOfpAI9ocCjM4Tkr7KYDwMwWRLj3zu1t_jeQg3ecUYwzEI-1Pv4EZ9ELSFe2-gTqi5HAD8GSU5iw9liPS5sAh9-cCDRJcoToaqzaDiXgAvOgOMYwUNpGWKGmNM/s320/estate.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517424985582000882" /></a><br /><br /><br />Trevlig sommar!<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />P.S. Questa mattina mentre aspettavo lo scuolabus coi miei bimbi ho indicato le foglie gialle che volavano al vento freddo e ho raccontato loro che era autunno. <br />Alché il piccolino mi fa "ma no guarda lì ce n'é una verde!! allora non è autunno!"<br /><br />Segue domanda triste e fatale "Lo svensson pensa come un bambino o il mio bambino sta diventando svensson?"Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-65355379505540358212010-09-01T09:32:00.018+02:002010-09-03T13:21:15.213+02:00Critiche "danesi" al sistema democratico svedese<strong>Anteprima</strong><br /><br />Questo post mi è stato ispirato da una notizia ascoltata in radio ieri mattina. Spero che il fatto che io sia italiano non sia di impedimento per poter criticare un sistema universalmente riconosciuto come democratico. <br /><br /><strong>Notizia</strong><br /><br />Il partito liberale danese (partito di governo a Copenhagen) ha chiesto all'ONU di mandare degli <strong>ispettori in Svezia per controllare il democratico svolgimento delle elezioni</strong>. Già, proprio così. Come in Bosnia e Iraq. Semplice invidia tra cugini? Politica interna? C'è del marcio in Danimarca? o c'è del marcio in Svezia?<br /><br />A voi giudicare. Il partito danese richiama l'attenzione su come si svolgano le elezioni in Svezia ed in particolare su due fatti:<br /><br /><strong>Prima e dentro la cabina</strong><br /><br />nei corridoi delle scuole, cioé prima di accedere al locale sono posti dei tavoloni sui quali giacciono impilati dei foglietti colorati, un colore per ogni partito. cioé una pila di foglietti rosa per il partito A, una pila di foglietti gialli per il partito B e via dicendo. <br />Su questi foglietti sono poi elencati i nomi dei candidati del rispettivo partito.<br /><br />Nella busta a disposizione di ogni avente diritto al voto si deve infilare, nel segreto della cabina, uno solo di questi foglietti esposti al pubblico. <br />La busta viene leccata e siglillata in cabina e successivamente imbucata. In questo modo si esprima la preferenza, <strong>ma</strong> la scelta consiste nel <strong>prendere il foglietto in pubblico!</strong>. <br /><br />La preoccupazione del partito danese (che io condivido da anni) è che chiunque possa sentirsi osservato nella scelta o meno del "foglietto giusto" o condizionato dal fatto che la scelta sia pubblica.<br />Quando esposi anni fa le mie rimostranze a quella che sarebbe diventata mia moglie (e ugualmente risponderebbe lo svensson medio a questa critica) fui tacciato di ingenuità "puoi anche prenderli tutti se vuoi, uno per ogni colore e poi una volta in cabina nella busta ci infili quello che preferisci". <br /><br />Lo svensson medio secondo me è ignaro dei seguenti punti deboli che solo una mente malata come quella di un italiano (o di un danese) può elucubrare:<br /><br /><em>Pericolo pressione di gruppo</em><br />Ci può sempre essere uno vicino o un parente o un collega o un vechio amico che ti guarda storto se prendi <strong>proprio quel colore</strong>... <br />Poi per principio si può far fatica a prendere certi colori e a volte si vuol mostrare che proprio quel colore non lo si vuole prendere mai.<br />Per chi lo ignora racconto che in Svezia la gran parte della gente abita nei classici piccoli centri in cui tutti si conscono dalla nascita e l'abitudine a farsi i fatti degli altri è molto diffusa.<br />La preoccupazione di sentirsi additati dal vicinato perché si è preso proprio quel foglietto di quel partito è più che ragionevole. <br />Bastano pochi comandi o una frase sbagliata in questo paese perché ci si senta additati per tutta la vita. <br />Anche se si abita nei grandi centri il timore di fare la cosa sbagliata esiste in chiunque.<br /><br /><em>Pericolo minaccia fisica</em>. <br />Per adesso non ci sono stati pericoli di gruppetti di forzuti ragazzacci che stanno minacciosi a scrutare i bigliettini che raccogli però, sempre meglio evitare di stuzzicare questo tipo di tentazioni.<br /><br /><em>Pericolo sabotaggio studiato (o semplici disguidi tecnici?)</em>. <br />Esempio che riguarda il partito femminista: proprio durante le ultime elezioni la pila dei loro foglietti sparí in diversi locali, per cui diventò <strong>impossibile</strong> votare per loro. Se non è scandaloso questo...<br /><br /><strong>Partito xenofobo</strong><br /><br />Durante la campagna i partiti hanno giustamente il loro spazio mediatico distribuito democraticamente. Tutti tranne gli "Sverigedemokraterna" cioé il partito nazionalista-xenofobo. Non conosco le motivazioni dell'esclusione mediatica, ma è comunque un'organizzazione che rappresenta quasi il 4% del popolo e che secondo le previsioni sarà votato da oltre il 4% degli elettori guadagnandosi così il diritto a sedere nel "Riksdag" (parlamento svedese). Nei dibattiti televisivi c'è il blocco di destra che si confronta con quello di sinistra. I partiti non schierati (sverigedemokraterna, feministi, pirati etc.) devono fare da soli.<br /><br /><strong>Reazioni svedesi?</strong><br /><br />In perfetto stile "Certe cose in Svezia non succedono"!<br /><br />Durante la pausa pranzo, una volta criticato il sistema dei fogliettini fuori dai locali mi sono sentito acidamente chiedere: "come funziona allora in Italia, c'è Berlusconi su tutti i foglietti?" con seguente risatina generale.<br /><br />Il personaggio intervistato dalla radio (un burocrate svedese, non ricordo che ruolo rivesta) commentava asserendo due cose (stringo):<br /><br />Il partito xenofobo è assente dal palinsesto mediatico perché è xenofobo e quindi se lo merita.<br /><br />Il problema dei fogliettini e in generale tutte le critiche al sistema svedese sono un fatto interno alla Danimarca, un modo <strong>tutto loro </strong>(dei danesi) di vedere il problema che qui in Svezia non esiste. Accusava il partito danese in questione di essere xenofobo. Questo è il parito liberale, il più grande in Danimarca, il partito di governo, del primo ministro Rasmussen, che è anche il segretario generale della NATO. <br />Il burocrate svedese asseriva che lo scopo di questo partito danese è di dare una mano agli xenofobi svedesi usando questi mezzucci, che certi problemi in Svezia non esistono e che bisogna essere davvero maliziosi per vederli. <br /><br /><strong>Mie conclusioni </strong><br /><br />La critica al sistema svedese si può rivelare un boomerang per chi in quel sistema ci vive. <br />Si rischia, non di rado, di essere accusati di non vedere le cose come <strong>davvero</strong> (secondo verità svedese) stanno (cioé sei diverso e te ne devi fare una ragione), o di non <strong>capire</strong> (sottinteso non sei intellettualmente e socialmente sviluppato come uno svedese) fino al rischio di essere accusato di non "stare tanto bene".Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-45102125192903031722010-08-29T08:03:00.008+02:002010-08-30T12:08:50.887+02:00Orgoglio italianoPoche settimane fa la <a href="http://www.and-there-was-light.com/">mostra sul rinascimento</a> <strong>aprì le menti </strong>di chiunque volesse imparare. Ieri una cinquantina di militari dell'aeronautica nazionale e dieci aerei <strong>scaldarono il cuore</strong>. Era la volta delle Frecce tricolori, la formazione aeronautica acrobatica più famosa ed apprezzata del mondo. Nel cielo azzurro e bianco di Hisingen sfrecciano dieci aerei blu e disegnano dopo spettacolari acrobazie splendidi tricolore sopra le nostre teste. <br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUbvp7lEyLf3fY3x2bZu2CWoYDA1HIOUYpdxtf11KAIY9Vz-Us1p0H0C3Q4rtqby0oeP0zasBCRvyRuBuRrOivM22HDawUqlpzeO1Afum8bB99kOaFOBCn7QHWhvGB0YQ9vN4BaccOrgI/s1600/P1050321.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 180px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUbvp7lEyLf3fY3x2bZu2CWoYDA1HIOUYpdxtf11KAIY9Vz-Us1p0H0C3Q4rtqby0oeP0zasBCRvyRuBuRrOivM22HDawUqlpzeO1Afum8bB99kOaFOBCn7QHWhvGB0YQ9vN4BaccOrgI/s320/P1050321.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511124901676764754" /></a><br />Ignoro purtroppo la qualità tecnica di ciò che i nostri piloti hanno fatto ma mi fido di quello che si scrive e so che <strong>quando gli italiani vigliono fare bene una cosa, la fanno spesso meglio di chiunque altro</strong>. Esempi? cercateveli!<br /><br />Pacifisti e buonisti astenetevi pure da commenti. I ragazzi sono fantastici anche dal punto di vista umano. Corretti, eleganti nelle argomentazioni, simpatici, disponibili. Lontani dall'immagine dell' italiano "diva" non appena raggiunge un po' di celebrità, il personale a terra delle frecce si presta volentieri a chiacchierare ed accogliere le nostalgie dei connazionali fuori dai confini.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0LvevJG_bHq6Yam0qHYsjCDV0TBO8SykH4PTpVIa8j3loGw4ILALhgk0iGf7yCBAAvtJOLvGAb94TZlhnTRv6xyHQtu15M_bQimGqIgFjPW6nFw_S8NtEj7cNi1XkKYqSy65HkIqq6Dk/s1600/P1050196.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 180px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0LvevJG_bHq6Yam0qHYsjCDV0TBO8SykH4PTpVIa8j3loGw4ILALhgk0iGf7yCBAAvtJOLvGAb94TZlhnTRv6xyHQtu15M_bQimGqIgFjPW6nFw_S8NtEj7cNi1XkKYqSy65HkIqq6Dk/s320/P1050196.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511124532725278994" /></a><br />Addirittura ieri tre di loro hanno dimostrato una dolcezza inaspettata improvvisandosi assistenti psicologici con l'accento del triveneto quando una mamma nostra connazionale ha palesato le sue enormi difficoltà nel vivere e crescere la figlia in questa cultura.<br /><br />Grazie ragazzi per ricordarci cos'è l'Italia vera, quella buona della quale andiamo fieri, quella dell'alta qualità, della fantasia e del sentimento umano.<br /><br /><strong>Dati storici</strong><br /><br />Quest'anno si celebrano contemporaneamente i 100 anni dell'aviazione svedese e i 50 delle frecce tricolori. <a href="http://www.aeroseum.se/goteborgaeroshow/index.html">Quest'immagine</a> racconta tutto. <br />Per questo la P.A.N. (pattuglia acrobatica nazionale) insieme a svizzeri e danesi hanno reso onore all'aeronautica svedese. <br />La pattuglia svizzera è considerata la migliore nei motori ad elica, quella italiana la migliore nei motori a propulsione.<br />Le frecce tricolori, ricercatissime in tutto il mondo, hanno visitato la Svezia solo tre volte (questa compresa) nei loro 50 anni di vita. Inoltre in Svezia il pubblico non è abituato a questo tipo di eventi per cui la richiesta è venuta più "dall'alto che dal basso".<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0hoa2g0Vjha-uKmp2pkRm6_MruHcI153WhKgM1A9pvNajzX0Fyeh-QHBRI3iborwSdF3n0ehqdyW3t_CjEUPPWfMKuatHPXL_ebHc3qEm1uQ9lNL7LJq_AFsa07aqZqer99inxPKEmYM/s1600/P1050296.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 180px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0hoa2g0Vjha-uKmp2pkRm6_MruHcI153WhKgM1A9pvNajzX0Fyeh-QHBRI3iborwSdF3n0ehqdyW3t_CjEUPPWfMKuatHPXL_ebHc3qEm1uQ9lNL7LJq_AFsa07aqZqer99inxPKEmYM/s320/P1050296.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511126258012931426" /></a> Notare il cuore!Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-55396238392856646872010-08-25T13:22:00.005+02:002010-08-25T13:25:53.257+02:00"Quand je rentre en France...... mi sembrano tutti matti!" mi disse anni fa un amico francese dalla Costa Azzurra trasferitosi a Stoccolma. <br />Abitavo a Luleå da un paio d'anni ed ero in piena apnea da Norrland e appena rientrato da una caotica Milano pensavo proprio la stessa cosa degli italiani.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-10042737704233296262010-08-24T17:16:00.002+02:002010-08-24T17:22:41.879+02:00Una storia al contrarioUn recente post di una simpatico blog italofono da Stoccolma mi ha ispirato a raccontarvi questa storia.<br />Mi ricordo quando aprì la prima IKEA in Italia negli anni 80, poco a nord della Milano da bere. Ero ragazzino e forse giravo ancora con la ridicola giacca con le spalline. Da allora ci sono passato molte volte, ho comprato e montato un sacco di mobili. Nel frattempo trasferirono il punto vendita da Cinisello a Cologno Monzese, ancora più comodo. <br />Poi ne aprirono un’altra a sud di Milano (Corsico), poi a Lugano (Svizzera) poi a Brescia. Nel frattempo avevo fatto la naja e cominciato anche a lasciare i miei capelli sui banchi del Politecnico di Milano.<br />Andai come ad ogni festa comandata dalla nonna in Puglia e mi accorsi che nel frattempo ad una quarantina di kilometri tra gli uliveti baresi era spuntata un’IKEA.<br />Poi mi trasferii un anno in Svizzera Romanda e nelle verdi colline tra Losanna e Ginevra c’era da tempo un IKEA meta agognata dei miei nuovi amici svedesi, questi tipi diversi da poco conosciuti in terra elvetica. <br />Ci andarono tutti eccitati qualche giorno di fine primavera per comperare pane duro e pesce crudo in scatola per festeggiare una festa che noi non capivamo. Mangiarono e bevvero e cantarono sotto il sole (in Svizzera picchia a giugno).<br />Insomma ovunque mi trovassi c’era una Ikea di supporto. La cosa non mi provocava niente di meno che una certa serenità nel caso avessi avuto bisogno di un simpatico mobile di moda e a buon mercato. <br />Giovani uomini, famiglie con bambini, il mio anziano padre, ragazzine turbolenti tutti frequentavano questo posto magico dove sia milanesi, che svizzeri e pugliesi si sentono da anni a casa nonostante i nomi decisamente esotici e impossibili per loro da pronunciare.<br />Infine una volta adulto e laureato mi trasferii in Svezia e avevo con me solo i vestiti e i libri in una valigia blu. Finalmente avevo un lavoro soddisfacente, casa mia e soldi tutti miei da spendere per arredarla. Andai a cercare l’Ikea più vicina.<br />Mi ricordo che c'erano i viaggi in pullman organizzati da Luleå per Sundsvall, sette ore di pullman tra foreste e paesini tutti uguali per andare all’Ikea più vicina, cioé come da Milano andare a Napoli o a Lubiana o in Foresta nera o ben oltre Marsiglia (cito posti seducenti che non ho mai visitato in vita mia)! <br />L’Ikea che mi aveva seguito premurosa come mamma Svea era diventata un miraggio proprio una volta trasferitomi in Svezia. Non solo ma la gente intorno a me, gli svedesi, parenti, colleghi e conoscenti mi fece complice dell'idea che all’Ikea ci vanno solo le donne per il loro "tantresa". Cioé per il maschio norrlänning non è macho andare all’Ikea. Confesso che mi sentivo un po’ a disagio ad ammettere che fino a pochi anni prima ci andavo volentieri. Il disagio non mi impedí comunque di raccontare ai colleghi la storia che vi ho appena raccontato. Alché uno di essi mi pose la fatidica domanda: “ma perché... c’è l’Ikea in Italia?”.<br />Come per scherzo trovai a soli 80 kilometri da Luleå un negozio “plagio” dal nome irritante e quasi sarcastico: “Europa Möbler”.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-43368281419742267082010-08-16T15:50:00.012+02:002010-08-16T17:13:19.584+02:00Ma se il Nord se ne va, io dove vado?Pensiero del giorno dopo aver letto le intenzioni di alcuni politici italiani noti col nome di <strong>padani</strong>. <br />Io li ho visti nascere da bambino, quando nessuno li conosceva e scrivevano (credo in rosso) LEGA LOMBARDA sui muri della val Seriana (provincia di Bergamo). <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9TgZhJ5el-NBnK8APuAiNA-qp3MkLj62MqRsjOhDXj5FQQLQsnplqgZt0TO3fRhcgpjev0HV9oysad1nDkVGTyhwW_qAv_W1P1pNILW0WgGfMo9xer_Oj8Ypdkcb4KrvpIbHy21QQGE4/s1600/IMG_2213.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9TgZhJ5el-NBnK8APuAiNA-qp3MkLj62MqRsjOhDXj5FQQLQsnplqgZt0TO3fRhcgpjev0HV9oysad1nDkVGTyhwW_qAv_W1P1pNILW0WgGfMo9xer_Oj8Ypdkcb4KrvpIbHy21QQGE4/s320/IMG_2213.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5506015496721394706" /></a><br /><br />Ero dodicenne. Leggevo tutto dal finestrino della macchina, mentre andavamo nei fine settimana a respirare aria buona di montagna. Alla scuola media a Milano studiavo il <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lega_Lombarda">Medio Evo</a></strong> e mi chiedevo chi fossero e che cosa volessero ancora questi moderni condottieri. <br />Mi ricordo che lo chiesi anche alla mia ignara insegnante che non frequentava le valli bergamasche né il varesotto, ma che non era per niente stupida. <br />Lei invece di snobbarmi mi guardò con occhi curiosi e mi chiese preoccupata "dove l'hai visto?". <br />Anni dopo capii che lei era <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Esodo_istriano"><strong>esule Istriana </strong></a>e certe cose secondo me le capiva prima di altri.<br />Pochi anni dopo cominciarono a riempire le pagine dei giornali.<br />Era comunque affascinante vedere l'evoluzione di un movimento politico nuovo e di chi aveva il coraggio di reagire per difendere la propria identità culturale. Interessante anche vedere come la gente bergamasca e milanese accoglieva, in maniera diversa, questo movimento nuovo. Interessante osservare come alcune casalinghe semidepresse nella loro ricchezza prendesero coscienza e orgoglio della propria identitá e amore per il proprio territorio. <br />Ma poi i padani hanno palesato razzismo e maleducazione e tanti lati squallidi dell'umanitá. <br />Proprio i bergamaschi, loro che erano qualche centinaio tra <strong>I MILLE </strong>, loro che riempiono le fila degli <a href="http://www.truppealpine.it/Mulo_file/Alpini%20con%20mulo.jpg">Alpini</a> orgoglio dell'esercito italiano. <br />Infine, arrivati a Roma, come sempre va a finire lì... i condottieri lombardi si sono venduti al potere. Mi sa che solo <strong><strong>Lutero</strong></strong> riuscì ad uscirne con la schiena dritta da quella città.<br />Ma io che sono milanese, dove andrei se, come dicono loro, "il nord se ne va"? Non sarei piú italiano? Ma come? Io mi sento molto legato al mio territorio, mi sento lombardo, amo la Lombardia i laghi, le montagne, l'architettura, il dialetto, il cuore in mano, la sbrisolona, il Valcalepio, ma non vorrei per questo diventare un <em>cittadino padano </em>. <br />E poi padano? sa di formaggio, buono, ma pur sempre formaggio.<br />Magari stanno pensando alla doppia cittadinanza, italiana e padana? Poi ci aggiungo quella svedese. Io in realtá ho il sangue della Magna Graecia nelle vene.<br />Boh.. non ci capisco più niente dell'Italia e ciò mi suggerisce che comincio a diventare troppo svedese.<br />Da queste parti intanto stanno crescendo gli Sverigedemokraterna. Similitudini? Io le sento. Come i padani, qualche ragione ce l'hanno anche loro, gli sverigedemokraterna. Ge oss Sverige tillbaka! (Restituiteci la Svezia!) dicono qui alcuni sulla Costa Occidentale.... Sperèm che la va ben!Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-61251268080169508892010-08-12T09:38:00.021+02:002010-08-16T12:32:40.303+02:00Affermazioni e domande curiose dalla ScandinaviaUna raccolta di affermazioni di mia esperienza vissuta, a voi crederci o meno. Le persone in questione sono o astemi per confesione o non alterati dal consumo di alcool e non avevano l'aria di volermi prendere in giro. Io ho una <strong>buona</strong> comprensione della lingua svedese.<br /><br /><br /><em><strong>Capitolo tavola e buon gusto</strong></em><br /><br /><br />- Qual è il piatto tipico di Natale in Italia? Julpizza (=Pizza di Natale)? (ingegnere, maschio circa 25 anni, Luleå) <br /><br />- Ingegnere di Göteborg, circa 50 anni, avvezzo ai viaggi a proposito dei merluzzi secchi appesi in Norvegia. "Gli italiani mangiano bastoncini salati di pesce secco". Mimando il gesto asserisce anche che li gustiamo sgranocchiandoli contenti. <br /><br />- Uomo pensionato in anticipo non avvezzo a viaggi a sud del Norrland né ai ristoranti racconta con malcelata supponenza dopo il suo viaggio in Grecia "Non l'ho neanche guardato <strong>il pesce in Grecia</strong>. Perché dovrei mangiare certa roba visto che abbiamo pesci così buoni in questo mare qui nel golfo di Botnia?" si riferiva a Perca, Luccio e Coregono.<br /><br />- In coda per la pausa lavoro tra colleghi uno di questi, sulla cinquantina, tra le mani la fetta di pane integrale appena scelta mi confida compiaciuto ad alta voce: "con questo si caga benissimo!"<br /><br />- Signore di circa 60 anni dal Norrbotten a tavola davanti a un piatto contenente gamberetti: "Mi fa impressione, mi sembra di mangiare delle <strong>larve</strong>". (fui tentato di invitarlo per una pepata di cozze!).<br /><br /><br /><em><strong>Capitolo geografia e popoli</strong></em><br /><br />- In un intervista pubblicata circa 7 anni fa sui giornali locali del Norrbotten NSD e NK un uomo di mezz'età incaricato di analizzare le possibilità turistiche locali ed incentivare il turismo dal continente disse: "Il Norrbotten deve essere interessante per gli italiani. <strong>La gran parte di loro </strong>non ha mai visto la neve".<br /><br />- Ingegnere capo 50enne di Göteborg con esperienza all'estero: "I maschi italiani stanno seduti ai fianchi delle strade e maneggiano collane tutto il giorno facendone scorrere le palline tra le mani".<br /><br />- In Irlanda è sempre <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Summer"><em><strong>estate</strong></em></a>. Uomo, circa 30 anni, Norrland.<br />- In Irlanda è sempre estate. Ingegnere, donna, circa 30 anni, Göteborg.<br />- In Irlanda è sempre estate. Bimba di 6 anni.<br /><br />- Estate nordica su una spiaggia di sabbia lungo un fiume del Norrland: "Beh certo non è come la Playa di Milano" (maschio, circa 40 anni, <strong>preside</strong> di una scuola!).<br /><br />- C'è la neve in Italia!? molte persone di tutte le etá, Norrland, rimangono stupefatte alla risposta. <br />- viene l'inverno in Italia?! molte persone di tutte le etá, Norrland, rimangono stupefatte alla risposta. <br />- <a href="http://www.mondoviaggiblog.com/2009/04/23/statistiche-turismo-58-milioni-di-italiani-in-montagna-la-settimana-bianca-ha-un-giro-d-affari-da-34-miliardi/"><a href="http://www.italymap.it/mappetematiche/sci/scinordovest.html">sciate</a></a> in Italia?! molte persone di tutte le etá, Norrland, rimangono stupefatte alla risposta. <br /><br />- Crescono le <strong>banane</strong> in Italia? Ingegnere, donna, 30, Göteborg.<br /><br />- Paesi vicini all'Italia (grannländer)? Spagna, Grecia eee.. San Marino?. Io correggo che i paesi confinanti sono Francia, Svizzera, Austria, Slovenia e marittimo con la Croazia. Non pochi mi guardano con diffidenza.<br /><br />- Signora sui 70 anni, Göteborg, quando mi vide con mia figlia in braccio e di fianco i due maschietti chiese maligna e sospettosa: "Sei contento di una femmina? Non sono <strong>dispiaciuti</strong> i tuoi parenti che hai avuto una figlia femmina visto che voi in Italia preferite figli maschi?"<br /><br />- Svariate persone per lo più al Norrland: Ci sono le quattro stagioni in Italia? Nooo, è solo la pizza che si chiama così... <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Le_quattro_stagioni ">Antonio Vivaldi </a>era forse finlandese...?<br /><br /><em><strong>Capitolo della scienza e della tecnica</strong></em><br /><br />- Uomo di 40 anni, Norrbotten: "mi ricordo l'unica volta che andai in Francia in alcuni servizi c'erano anche dei <a href="http://img.archiexpo.com/images_ae/photo-g/wall-hung-bidet-109943.jpg"><strong><em>sedili del water </em></strong></a>un po' più piccoli per fare la pipì. Ma erano scomodi. Ci sono anche in Italia?".Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-44465434481214534782010-08-10T22:15:00.008+02:002010-08-16T12:43:38.110+02:00La schizofrenia italica, i poteri forti e il cielo svedese<a href="http://www.youtube.com/watch?v=K-VpPGI2S50&feature=related">"e poi ti dicono tutti sono uguali, tutti rubano nella stessa maniera, ma è solo un modo per convicerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera"</a> canta uno dei nostri maestri della musica che ascolto nei momenti di nostalgia. Ma la frase mi fa pensare a quel modo italico un po' schizofrenico di dare la colpa ai poteri forti che ci condizionano così tanto da imbrigliare il nostro paese e soffocare la società. Uno svedese contemporaneo così come un italiano sano non capirebbe l'allusione perché se rubi, rubi tu, mica perché altri ti convincono a farlo e di casa ci esce quando vuole. <br />Poi penso all' <a href="http://www.youtube.com/watch?v=RLX28vm36Mg&feature=related">inno nazionale svedese </a>e dove si canta delle montagne, del sole e del cielo svedesi e ad un italiano (che abbia studiato geografia) suonerebbe un po' strano visto che è uno dei paesi meno alti e meno assolati d'Europa. Allora mi ritornano i pensieri sui "poter forti" (di entrambi i paesi) e del perché non cantiamo noi delle<a href="http://www.youtube.com/watch?v=0TMEbXVygt0&feature=related"> nostre montagne </a>e del nostro cielo invece che delle anacronistiche e volgari schiave di Roma.<br />Infine esco sul balcone e respiro l'aria frizzante e salmastra dell'Atlantico mista al profumo del bosco temperato. Nel silenzio si odono le cicale e le foglie al vento e penso di essere in un bel posto qui nel Bohuslän.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-2233555380095537372010-07-07T12:14:00.009+02:002010-07-07T13:35:04.847+02:00Le notti tropicaliTorno a riempire di pensieri aciducoli questo mio trascurato blog.<br />So di poter accusare il vulcano islandese per avermi tenuto a lungo in Italia (sarei ipocrita a scrivere "controvoglia"), la tripletta dell'<strong><a href="http://www.youtube.com/watch?v=XsbZ2AbHXBo&feature=related">Inter</a></strong> e un lungo stressante periodo tra casa vecchia, lavoro nuovo, casa nuova, trasloco e altre cose che non svelerò.<br />Ma mi piace scrivere ed informare i miei pochi ma cari lettori delle stranezze di questo paese e di questo popolo. <br />L'ultima trovata che mi fa cadere il mento è quella che ci sono state delle "<a href="http://www.gp.se/nyheter/goteborg/1.402241-tropiska-natter-i-goteborg"><strong>notti tropicali</strong></a>". <br />Io sto tutto l'anno a sognare le cenette estive al chiaro di luna in un porticciolo greco. Tutto l'anno aspetto il giorno in cui posso uscire di casa senza dover per forza avere qualche altro vestito addosso oltre la maglietta. Improvvisamente arriva anche in Svezia qualche simpatica giornata paragonabile alle nostre tarde primavere padane. E cosa mi trovo sui giornali?<br /><strong>Notte tropicale</strong>!! Non sto scherzando, le chiamano notti tropicali! Alché armato di santa pazienza (ce ne vuole tanta con me stesso) scrivo a quei personaggi strani dell' <a href="http://www.smhi.se">SMHI</a> (Istituto meteorologico svedese) chiedendo argutamente spiegazioni! <br />Ué io ho vissuto 27 anni in Italia e non ho mai vissuto una notte tropicale e mo che sono in Svezia appena non c'è bisogno di vestirsi mi dici che c'é una notte tropicale?<br />Secondo uno standard completamente locale (cioé se la inventano da soli!!) si dice notte tropicale quando la temperatura durante le notte non scende sotto i 20 gradi. <br /><br />Già digerisco con fatica il fatto che si possa chiamare <em>notte</em> un periodo dove comunque la forte luminosità ti permette di vedere a kilometri di distanza. Ma ok cronologicamente è notte. Ma tropicale mi sembra davvero fuori LUOGO.<br />Io ho chiesto a questo signore se non sarebbe meglio chiamarla per es. <em>serata di primavera europea</em>. Ma non mi ha più risposto. <br />Peccato perché volevo chiedere perché SMHI non usi ulteriori parametri (chessò temperatura media durante la notte, la mediana, l'umidità nell'aria, qualche percentile statistico in più non farebbe male alla precisione) prima di sbilanciarsi a definire una tale <em>notte</em> come <em><a href="http://www.smhi.se/kunskapsbanken/meteorologi/tropiska-natter-1.1085">tropicale</a></em>. <br />Ma niente, per gli svedesi (e per fortuna solo per loro), basta che non si scenda sotto i 20 gradi.<br /><br /><br />Per cui amiche e amici, se volete provare un'emozione tropicale, ma vi mancano i soldini per le Maldive e il Madagascar, prendete un aereo low cost da Orio a Göteborg City Airport, verso agosto perché con buona probabilità ce ne sarà una qui sulla bella costa del <a href="http://www.vastsverige.com/sv/bohuslan/"><strong>Bohuslän</strong></a>. Se non sono scappato verso mari più caldi vi ospito volentieri nella casetta nuova. E vi consiglio comunque di portarvi una giacchetta e pantaloni lunghi....Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-61898941848065606732010-03-02T10:02:00.007+01:002010-03-02T11:47:38.552+01:00La scoperta dell'acqua freddaL'ultima grande scoperta della ricerca svedese è che <a href="http://www.sr.se/sida/artikel.aspx?programid=406&artikel=3472401"><strong>il freddo uccide più del caldo</strong></a>!<br />In una cittadina del grande nord uno studioso in medicina tira le conclusioni che gli effetti del gelo sulla popolazione sono più letali di quelli del caldo. I dati si basano sulla popolazione svedese per cui non si possono applicare direttamente le conclusioni di questa ricerca al di fuori della Scandinavia senza considerare due aspetti:<br />1. il caldo in Svezia è come il traffico cioé non c'è quasi mai (e se c'è si lamentano quasi tutti). <br />2. il freddo c'è eccome, ma gli ambienti sono tutti ben riscaldati e la gente gode mediamente di buona salute. La stessa cosa non si può purtroppo affermare per altre parti del mondo più ad est dove fa anche più freddo e la gente ha salute cagionevole e sistemi sanitari carenti.<br /><br />Interessante comunque che un tipo di Umeå si decida a vederci chiaro su un argomento quasi tabu tra molti in Scandinavia.<br />La secolare propaganda "antiemigrazione" che mi sono sorbito io come il caffé mattutino in questi anni tra Norrland e Finlandia suona così: a -50gradi non ci sono <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Problema"><strong>problemi</strong></a>, "basta vestirsi" e simili argomenti. <br />Un annetto fa uno studioso di Stoccolma dimostrò che prendere il sole fa bene.<br />Questi studiosi saranno dei discendenti di Lapalisse, io un discendente di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Vittoria_di_Pirro"><strong>Pirro</strong></a>.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-1700045745069320722010-02-24T13:04:00.003+01:002010-02-24T13:51:09.470+01:00Il milanese ed il suo complesso di inferioritàL'Italia è stata milanesizzata negli ultimi due decenni.<br />Dalla Milano da bere del Drive In ad oggi il berlusconismo ha contagiato anche i giovani pastorelli dell'Appennino.<br />Il calcio milanese è il simbolo del calcio italiano e la moda milanese e tutte le belle cose milanesi hanno contagiato la penisola e sporcato l'animo di molti connazionali così come tante città influenzano i comportamenti del resto dei rispettivi paesi.<br />Ma due cose non faranno mai di Milano una capitale: il suo fiume e la sua sporcizia.<br />Vero è che quasi tutte le grandi città sono sporche, ma Parigi ha la Senna e Londra il Tamigi, Roma il Tevere e via dicendo. <br />Le grandi cittá senza fiume hanno il mare. <br />La Milano ingegnosa nel Medio evo si fece i navigli e diventò capitale del suo <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ducato_di_Milano">ducato</a> con accesso diretto all'Adriatico. Ma tra <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Marignano">svizzeri</a>, francesi e <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_di_Venezia">veneziani</a> mica ci si poteva allargare facilmente. <br />Abbiamo poi ospitato personaggi del calibro di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Ambrogio">Sant'Ambrogio</a>, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_da_Vinci">Leonardo da Vinci</a>, costruito un Duomo e una Scala, dato natali ad <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Manzoni">Alessandro Manzoni</a>, resistito <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Cinque_giornate_di_Milano"><strong>cinque giorni </strong></a>all'esercito Austro-Ungarico e cantato un po' di storia <a href="http://www.youtube.com/watch?v=_aKNRRLDcqo">musicale contemporanea</a> del paese. <br />Nel dopoguerra divenne sempre più invivibile (ma io ci vivrei) e così grande da inglobare un fiumiciattolo pestifero, il lambro, nei suoi confini.<br />Da allora è stato inquinato, a più riprese e nei modi più creativi dei creativi milanesi. Ci si trova di tutto nel <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lambro">Lambro</a> e nei navigli.<br />Da ultimo <a href="http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_febbraio_24/avanza-gasolio-lambro-po-stato-emergenza-1602528799613.shtml">il flusso nero </a> che andrá anch'esso a sporcare il resto d'Italia come solo Milano sa fare.<br /><br />Come si dice dalla nostre parti "Ma va' a ciapà i ratt al Lamber". Che tristezza. E pensare che lambro significa "Limpido"...Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-38486090356000671452010-02-24T12:15:00.002+01:002010-02-24T12:31:38.308+01:00L’inverno da lupi, il traffico svedeseOgni anno che passa succede qualcosa di emozionante per chi la sa raccogliere.<br />Quest’anno l’inverno è diverso. Anche mia mamma da Milano mi conferma che è più pesante del solito. <br />Da queste parti lo si ricorderà a lungo. Da prima di Natale ad oggi, senza sosta e ancora per molto la neve ricopre tutto. Come sulle nostre Alpi, come in Russia, come nel Norrland.<br />Da quando ci siamo trasferiti sulla <a href="http://sv.wikipedia.org/wiki/Bohusl%C3%A4n">costa ovest </a>della Svezia, ogni anno è nevicato un paio di volte, un po’ come da noi nella zona padana e subalpina dove la neve scompare dopo qualche giorno. In Italia perchè il sole scalda anche in inverno, qui per l’effetto della vicinanza del mare.<br />La natura non tradisce ancora, nonostante gli interventi criminali dell’uomo di su di essa: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=JJCW24wLY2g">tigli</a>, querce, faggi ed altri emozionanti latifoglie fanno parte del panorama boschivo della costa ovest della Svezia così come sulle prealpi e sull’appennino e testimoniano l’appartenenza ad un clima temperato. Sono dei boschi stupendi pieni di vita di luce e di poesia. Fino all’1600 erano dominanti finché il buon legname del rovere che ben si adatta alle costruzioni marine non servì a fabbricare la flotta navale svedese e le maestose foreste furono presto sopraffatte dalle più resistenti ed invasive conifere che caratterizzano il paesaggio del resto della Scandinavia.<br />L’incuria umana in tempi passati caratterizzava anche gli scandinavi oggi innalzati al ruolo di messia dell’ambiente secondo me spesso ingiustamente.<br />Ma l’inverno da lupi era inaspettato da queste parti. Lupi affamati sono stati avvistati nei pressi dei centri abitati. Inaspettatamente e per un paio di mesi mi sono ritrovato immerso nei paesaggi e nelle bufere di neve che avevo lasciato nel Grande Norrland proprio come durante i sette anni trascorsi li su, con la piacevole differenza che comunque qui le giornate sono più lunghe, la temperatura più fredda è stata registrata una volta sola a -19 e con la convinzione seppur indebolita dall’ennesima nevicata di oggi, che presto arriverà una fantastica primavera piena di fiori e colori. Inoltre sono piuttosto contento per il fatto che sia possibile usufruire della <a href="http://alebacken.nu/">pistina sa sci </a>dove mio figlio grande ha già dato prova di saper scendere a spazzaneve e non vedo l’ora che cresca e di portarlo sulle nostre belle Alpi. <br />Ma la neve ricopre tutto anche gli odori. Quello che non mi piace della neve è proprio questo, che si mangia gli odori i profumi ed i colori. Degli odori dell’inverno del Norrland non ho altro ricordo che quello dolciastro che fuoriesce dai comignoli delle cartiere e che rimane pesante come l’aria fredda su tutta la grande pianura del Nord, quello pungente e altamente tossico delle auto appena accese che si respira mentre si toglie la neve e il ghiaccio dai parabrezza e quello seducente dello scarico delle <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Motoslitta">motoslitte</a>. <br />Alcuni locali, altrimenti scherniti dal resto della popolazione svedese per non essere abbastanza abituati al clima nordico, sono gioiosi di tanta neve, perché si sentono alla pari con i resto dei connazionali secondo me inconsapevolmente invidiosi. Gli svedesi mi sembrano spesso dei paesanotti concentrati a guardare e invidiare il prato del vicino e a stuzzicarsi ed irritarsi a vicenda. <br />Con la neve al sud vengono fuori le recriminazioni di quelli del nord condannati agli inverni bui e lunghi e spesso invidiosi di chi ha avuto la possibilità, il coraggio o sempplicemente la voglia di emigrare a lidi più miti. Costoro si attaccano ai ritardi del traffico per accusare la gente di Stoccolma di non saper guidare sulla neve. Questi ultimi, i cittadini educati, punti nell’orgoglio per non essere abbastanza duri e puri della neve rispondono chiedendosi se lì su al nord il traffico non venga mai rallentato o bloccato dalla neve sempicemente perché il traffico non esista. In effetti macchine fuori strada nel Grande Nord se ne vedono eccome ma due macchine che collidono e bloccano il traffico no, semplicemente perché esistono altre distanze tra le genti e le auto. <br />Ugualmente al sud il traffico altrimenti scorrevole si blocca in un niente per colpa di chi si mette alla guida senza essersi accorto che stia nevicando. In effetti la gente di qui non ha lo stesso rapporto amoroso con la neve e si vede in quanto nei parchi giochi la neve è intonsa (finché non arrivano i miei). <br />Personalmente le peggiori condizioni di guida le ho trovate nell’entroterra dello Småland in tardo autunno. In due occasioni distinte niente neve, umidità media e aria fredda l’asfalto si trasforma in una specie di pista saponosa. Qualche ragione devo averla nelle mie affermazioni se gli inventori e la ditta strorica produttrice di pneumatci chiodati sia proprio la Gislaved da <strong>Gislaved</strong> (Småland).<br />La gran parte della gente mi sembra già stanca e non vede l’ora della primavera.<br />Mentre scrivo nevica ancora e il lavorio degli spalaneve mi riporta alle mattine nel Norrland quando il rumore nervoso del trattore che spalava le strade intorno alla nostra villa mi svegliava insieme all’odore di diesel che penetrava dalle finestre e segnalava che anche quella mattina avrei dovuto lavorare una mezzora extra per poter adoperare l’utilitaria per andare al lavoro.<br />Tra non molto i giornali esporranno i conti dei danni del gelo e dei costi che hanno causato alla società l’eccessivo bisogno di calore e di macchine spalaneve.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-36074138236543728422010-02-15T12:51:00.009+01:002010-02-17T13:12:15.029+01:00il Vinterbad ed il sergente nella neveOrmai ho deciso di accoppiare le mie letture alle esperienze che vivo. <br />Di settimane ne sono passate da quando per il periodo natalizio ci siamo, la mia famiglia ed io, recati in <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ostrobotnia_(regione)">Ostrobottnia</a></strong> (Finlandia nordoccidentale) da suoceri e altri parenti. <br />In quell'occasione mi sono calato per la prima volta nelle acque di un fiume attraverso un'apertura del <strong>ghiaccio</strong> tenuta artificialmente dai gestori dello "Strandcamping". <br />Chi maneggia la svedese sa già cosa significa "strandcamping", chiunque può facilmente intuire l'associazione mentale per un italiano quando sente parlare di bagno e "campeggio sulla riva". <br />Esperienza emozionante e decisamente postiva sotto tanti punti di vista, non per ultimo la botta di <strong>endorfina</strong> necessaria per non ammalarsi di depressione o sue varianti locali, durante i lunghi freddi e bui inverni del grande nord.<br />Ogni volta ci si bagna circa cinque o sei volte alternando la visita alla adiacente sauna. Mi è piaciuto così tanto che durante il soggiorno di poco più di due settimane mi ci sono recato ben quattro volte.<br />Cosa c'entra <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Rigoni_Stern">Mario Rigoni Stern</a></strong>? C'entra perché, l'ho scoperto da poco come il "vinterbad" e mi piace tantissimo.<br />C'entra anche perché leggendo i suoi sempici e fantastici racconti dell'<strong>altipiano dei sette comuni</strong> e simili scopro quante similitudini ci siano tra la gente delle nostre <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Alpi">Alpi</a> e la gente della Scandinavia, sulla vita nei climi rigidi, sull'uso del bosco, sulle societá semiisolate. <br />Contemporaneamente vedo anche che grandi differenze ci siano tra i due mondi e lo dimostra il fatto che, forse solo per mancanza mia, ancora non ho conosciuto uno scandinavo del nord che lontanamente possa avvicinarsi ma nemmeno capire il senso poetico e la <strong>sensibilitá</strong> del sergente alpino. <br />In ogni caso non ho ancora letto un suo racconto su eventuali "vinterbad" sulle Alpi. Non so nemmeno se ne abbia mai scritto a proposito, nel caso contrario è troppo tardi.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-58035142658407186932009-12-02T23:13:00.014+01:002010-02-19T10:40:08.165+01:00La prima riunione a scuolaLa <strong>scuola</strong> svedese è, come gli ospedali (infermiere), un luogo dominato dalle donne. Infatti arrivato con pochi minuti di ritardo alla riunione della scuola di mio figlio sono stato accolto da una decina di signore quarantenni e un papà. <br />È stata un'emozione ritornare a scuola, come <strong>papà</strong>, e stare seduto dall'altra parte della cortina. Ritornano in mente le proprie esperienze di bimbo, a scuola con la cartella a tracolla con apertura laterale, l'astuccio col righello, le matite colorate la gomma per cancellare (il rosso per la matita e l'antipatico, inutile e salato blu) e soprattutto il <strong>grembiule</strong> nero col colletto bianco.<br />Un po' di malinconia mi è venuta osservando gli occhi glaciali delle accondiscendenti insegnati che discutevano dei biscottini speziati di Natale e dell'obbligatorietá delle lezioni di nuoto mentre ripensavo agli occhi semispiritati marrone intenso della mia maestra, sempre in orario, ma in ritardo di circa quarant'anni sulla fine del <strong><a href="http://www.dirdidatticamelia.it/htm/storiascuo/1920-1940/Web/pagina%2010.htm">fascismo</a></strong>. Le voglio ancora un gran bene perché è grazie a lei che tutt'oggi guardo con sguardo cagnesco gli autisti che si fermano al rosso oltre la linea d'arresto.<br />Qui a scuola i bimbi mettono in cartella (anzi zaino) la banana, il costume da bagno, il panino per il bosco e tante altre cose divertenti. Non discuto che sia importante divertirsi, né che il gioco non sia in sé una forma di sviluppo ed apprendimento, ma spesso ho il timore che qui giochino un po' troppo, soprattutto dopo una certa età. <br />Spero di sbagliarmi e mi sembra, infatti che il mio cipollino si diverta ad imparare (così come gli altri due che a scuola non vanno ancora). Un grande merito ce lo hanno loro da soli perché sono davvero vogliosi di imparare. Un po' di merito me lo prendo da solo per avere insegnato loro ad <strong>usare la curiositá</strong>. <br /><br />In ogni caso molti bambini mi sembrano pigri e svogliati, forse è comune anche in Italia, saranno i <strong>tempi moderni</strong>.<br />I loro coetanei italiani ed europei sono già un passo più avanti nella lettura e scrittura visto che cominciano un anno prima. <br />Insomma ho dei seri dubbi, ma come tutti i dubbi che hai in Svezia sulla Svezia, è meglio se te li tieni per te perché qui il sistema è il migliore del mondo per <strong>definizione</strong> e non sarà certo la critica di un <strong>maschio</strong> straniero <strong>sudeuropeo</strong> a scalfirne l'efficacia.<br />I nostri bimbi sanno leggere e scrivere perché glielo abbiamo insegnato in famiglia già dai quattro anni. <br />Spero di sbagliarmi, ma a me gli svedesi non sembrano particolarmente "coltivati". <br />Secondo me, anche chi ha un'educazione elvata, ha gravi carenze in materie come storia, storia dell'arte, geografia, lingua nazionale. Pur essendo grammaticalmente e logicamente facilissima, si esprimono male nella propria lingua.<br />Tuttavia mi sembrano decisamente meglio degli italiani in musica, educazione tecnica, manualità, ma sopravvivono credenze popolari tipo "le foglie in autunno ingialliscono perché ci sono zero gradi" oppure "in Irlanda è sempre estate".<br />Faccio fatica a crederci anche se l'ho sentito con le mie orecchie: un collega, un tipo vecchio stile, ha criticato i genitori che insegnano l'alfabeto e i numeri ai bambini prima dell'etá scolare, 6/7 anni! Secondo lui (e tanti altri appartenenti alla cultura socialdemocratica svedese) è un modo per farsi più bravi degli altri, per insegnare ai bambini la disuguaglianza, per cui da condannare ed evitare.<br />Infatti il sistema scolastico svedese vive su un concetto molto diffuso nella societá locale che mi fa un po' rabbrividire: Non devi essere meglio dell'altro (cfr. <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Jante"><strong>Legge di Jante</strong></a>). <br />I miei dubbi furono confermati da una insegnante conoscente (finlandese) altrettanto negativa sul modello svedese (da una finlandese c'è anche da aspettarselo). <br />Se lei vede un bambino particolamente dotato in una materia che vorrebbe cimentarsi in compiti più difficili, lo deve <strong>frenare</strong> per non demoralizzare i compagni che non ne capiscono altrettanto. <br />Io non sono d'accordo con questo concetto perché frena <strong>tutti</strong>. Per un latino è pura follia. <br />Cercherò di invogliare sempre i miei figli a studiare, imparare e non farsi fregare dagli <strong>invidiosi</strong> che in questa nazione pullulano.<br />In ogni caso <strong>benvenuto</strong> papà a scuola di tuo figlio, sarà scuola anche per te!Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-45290149361243304872009-11-18T20:23:00.016+01:002010-02-19T10:34:54.577+01:00Äkta vara e il miraggio svedeseSto leggendo un libro (Il miraggio svedese, Angelo Tajani, 2kronors förlag) che consiglio a chi come me è di recente emigrato in Svezia o la frequenta, per amore, per lavoro o per piacere.<br />Racconta della situazione degli italiani che per primi vennero in questo paese a lavorare, già nel 1947 e del ruolo da rompighiaccio che hanno avuto a loro insaputa per il governo svedese che aveva compreso la necessitá di <strong>importare </strong>(che brutto termine) manodopera. Più tardi infatti, a esperimento riuscito, arrivarono jugoslavi, polacchi e via dicendo. <br />Questi connazionali (immagino che ci siano pochi ticinesi a leggermi e ancor meno grigionesi e sanmarinesi) erano scelti perché in esubero dalla Fiat (che dopo la guerra era da rifondare) e soprattutto perché già pronti, bravi e operativi per le industrie gemelle nel paese scandinavo che si era divincolato dalla II guerra mondiale e dove tutti gli impianti erano lucidi e funzionanti, ma mancavano di gente che li facesse produrre.<br />Nel più tipico esempio di scaltrezza svedese cosa c'é di meglio di attirare con grandi promesse gente che è già pronta "<em>att leverera</em>"? <br />"<em>Svezia il paese senza poveri"</em> titolava il giornale "Il popolo" in una articolo dai contenuti scandalosamente propagandistici. <br />Nel più tipico esempio della ipocrisia svedese, con la scusa del <strong>clima</strong> rigido, gli scandinavi imposero il vincolo di <em>importare</em> solo gente dal <strong>nord</strong> Italia.<br />E infatti vennero liguri, piemontesi, lombardo-veneti e istriani scappati quest'ultimi sia dai titini che volevano gratis le loro belle case, campagne e coste, sia dalla traditrice madrepatria che li ha dimenticati per sempre. <br />Ma <strong>teroni</strong> niente. Già lo sapevano i lungimiranti svedesi che costoro avrebbero dato problemi. Non me ne vogliano i lettori meridionali, il sangue della <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Magna_Grecia">Magna Græcia</a></strong> scorre nelle mie vene.<br /><br />E così vennero in molti e in molti se ne pentirono. La gran parte si lamentava per essere stata attirata con promesse non mantenute, alcuni furono sottoposti a spidocchiamenti che ricordano tragici momenti della storia tedesca e giudaica e quasi tutti vivevano in baracche. <br />Mi affascina come i gruppetti di connazionali trovarono tutti i modi per divertirsi. Importarono il gioco delle bocce, affittarono una terreno per andare a <strong>caccia</strong> (a volte di frodo, nel tipico malcostume italico), raccoglievano funghi, compilavano e spedivano in madrepatria le schedine del totocalcio e si portarono gli <strong>sci</strong> dall'Italia per poter scendere qualche centinaio di metri da un boschetto della <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scania_(contea)">Scania</a></strong> denominato Frostabacken. <br />In puro <strong>stile vitellone</strong>, facevano interessare le ragazze svedesi che si annoiavano dei maschi locali sempre ubriachi. <br />Questi ultimi frustrati e superbrilli andavano inseguito a provocare (in puro stile svedese) le <strong>testenere</strong>. Reazione italica? Scazzottate... e conseguenze giuridiche.<br /><br />Nel 2009, esce un libro che si chiama "<a href="http://www.aktavara.org/">Äkta vara</a>" (<em>prodotto genuino</em>) sulle contraffazioni alimentari in Svezia. <br />Cosa c'entra? Tra le cose che non andavano giù agli italiani immigrati c'era il cibo svedese dolciastro. Avevano il diritto di importare pasta, olio d'oliva e pomodori. Un noto attore italiano nel mercato alimentare svedese racconta che quando mise piede su queste terra negli anni '60 l'olio d'oliva si vendeva solo in farmacia (come medicinale). <br />Nei grandi magazzini svedesi il cibo esotico è stipato per paesi, Messico con le sue tortillas, Thailandia, Balcani, cinese. <br />Pasta, olio, bruschette, parmigiano, mozzarelle, olive, sugo al pomodoro, rukkkkkola, parmaskinka e compagnia bella si trovano ben assortiti tra il cibo svensson.<br />Cosa c'entra con "Äkta vara"?<br />C'entra che se si guardano i risultati di queste ricerche, si scopre che tanti prodotti sul mercato svedese che si possano fregiare di questo marchio sono proprio gli italiani. La mozzarella, è fatta col latte senza additivi, così come il parmigiano. Persino il mascarpone è quello che deve essere. Il prosciutto di Parma è fatto con carne di maiale e sale, la pasta è solo farina di granoduro etc. etc. <br />Chiaramente esistono anche molti prodotti italiani (per vero o per <strong>finta</strong>) che sono pieni di conservanti o che raggirano il consumatore.<br /><br />Ma torniamo al prodotto svedese, perché in questo caso di "Äkta vara" non c'è quasi niente, in barba al disarmante e patetico orgoglio nazionale!<br />Non me ne voglia la simpatica Fata Morgana che già ha discorso sulla dolcificazione dei prodotti alimentari svedesi, ma devo ribadire è cosa fastidiosa dover comprare zucchero al prezzo di un altro alimento nel quale nemmeno ce lo voglio avere. <br />Per non parlare dei rimacinati. Per chi non se ne fosse ancora accorto tutti i salumi svedesi, dalle simaptiche nomenclature maialine sono dei rimacinati addizionati di affumicatura chimica e simili ingredienti e, tanto per cambiare, lo zucchero.<br />I würstel svedesi (e finlandesi), <strong>korv</strong>, a mio avviso sono una truffa alimentare per non parlare si quei tubi riempiti di sostanze cremose, salate e miscugli chimici che vengono spacciate per <a href="http://www.kavli.se/wps/wcm/connect/se/Produkter/Bredbar+ost/Champinjonost">formaggio fuso spalmabile </a>e <strong>caviale</strong>!.<br />In un giro in un supermercato italiano può far rabbrividire il corridoio delle merendine e dei biscotti, ma almeno non si vendono sotto il nominativo <em>pane</em>. <br />Certo che mi ricordo del famoso scandalo del vino al metanolo e di un riciclatore di prodotti caseari fermentati e scaduti da anni. Ma parliamo di criminali. Ogni tanto possiamo essere orgogliosi del lavoro dei nostri nuclei antisofisticazione dei <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Nucleo_anti-sofisticazione">Carabinieri</a></strong>.<br />Il concetto del mio pensiero si può riassumere nel seguente esempio. <br />Nel paese dell'olio d'oliva la margarina non ha mai sfondato (se non a livello industriale) ed è considerato un prodotto cancerogeno, mentre qui si vendono e consumano composti grassi spalmabili dai nomi e confezioni così fantasiosi e colorati come gli ingredienti contenuti. <br />In Italia certi prodotti li venderebbe il benzinaio, qui te li trovi anche nel cibo dei bambini e in ogni invito a cena e, <strong>dulcis in fundo</strong>, l'ente svedese per l'alimentazione (il vangelo alimentare secondo Svensson) ne incentiva da decenni l'utilizzo! <br /><br />Buon Appetito!Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-43789322549051856122009-11-13T16:15:00.000+01:002009-11-17T12:41:42.930+01:00Aftonbladet cioé la Pravda socialdemocraticaIl "foglio serale" è il giornale più letto di Svezia. <br />Giornale si chiama un prodotto stampato che viene pubblicato ogni giorno, come mi spiegarono alle medie, ma per la qualità dei contenuti giornalistici è molto scarso, scandaloso come i suoi contenuti.<br />Ma è un prodotto senza dubbio geniale. <br />È un giornale che riesce ad assortire argomenti insulsi, politica internazionale, gossip, e scandali in maniera che tutto sembri importantissimo e soprattutto molto VERO.<br />La signora Svensson lo trova attirata dal titolone a caratteri aggressivi (non sono un esperto, ma si tratta di uno stampatello grasso e grosso con contorni e sfondi gialli e rossi), lo compra e legge quello che in redazione hanno deciso che la signora avrebbe dovuto leggere, e reagisce proprio come in redazione hanno deciso che la signora Svensson avrebbe dovuto reagire e vivrà la giornata (se non la settimana) proprio con quel timore che in redazione hanno deciso che dovrà avere. <br />Così la signora Svensson avrà ancora il terrore di tutte le cose cattive che succedono nel mondo e cercherà la sicurezza nel sistema pronto a prenderla in braccio così come fece quand'era bimba e tra il tarassaco di campo, le mucche libere in campagna e la gonna sporca di fango la vita e la Svezia erano un'altra cosa.<br />Tra le gigantesche foto che si compra, il Signor Svensson non mancherà di leggere le rassicurazioni del caso, esattamente ciò che vuole leggere, sull'alta qualità di ciò che è svedese in un mix asfissiante di autoelogio e accuse terrorizzanti sulle cose importate. Così troverà la convinzione del proprio benestare quella sera fredda seduto, solo come sempre, sulla poltrona nel proprio appartamento spartano in affitto comunale al terzo piano del piccolo insignificante comune svedese.<br />Durante le famose pause caffé al lavoro (momento cruciale per la salute sociale degli svedesi) si arriva addirittura a citarlo (..så står det på aftobladet!). <br />Quando non c'é nessuna notizia davvero sconvolgente AB (aftonbladet) strisciando ne crea una alternando veritá in carattere minuscolo con mezzeverità gridate coi suddetti caratteri giganteschi.<br />Dibattiti e discussioni sullo stampato sono aperti a tutti, ma la mia impressione è che se ti azzardi ad essere critico nei confronati del sistema e delle decisioni socilaldemocraticamente dal popolo prese sarai automaticamente ridicolizzato da redazione e lettori.<br />È proprio ciò che tutti gli organi del Partito comunista dell'Unione Sovietica avrebbero mai sognato! <br />A quanto ne so io la "Verità (Pravda)", forse perché voleva sembrare seria, fu trattata con ironia dalla gente russa e sovietica. <br /><br />AB scrive ed il popolo crede.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3799380008481915350.post-21734708299824876962009-11-13T10:16:00.000+01:002009-11-13T15:48:18.771+01:00Grazie Dio per avermi fatto italianoUna affermazione che ad alcuni può risultare un po' volgare, ad altri ridicola, nazionalista ad altri ancora blasfema. <br />La leggo e l'istinto mi catapulta nella poetica di <strong>Toto Cutugno</strong>.<br />Non curandomi troppo di ciò perché non posso preoccuparmi dei pareri di tutti su ogni affermazione esprimerò la mia intenzione.<br />Durante tutti questi anni in, da e per la <strong>Svezia</strong> mi sono reso conto di essere nato e cresciuto in un museo di storia naturale, in uno di storia dell'arte <strong>antica</strong> e moderna, in un parco <strong>naturale</strong> alpino, in un istituto di belle arti, in un parco naturale marino, in un accademia della letteratura, in una scuola di alta <strong>cucina</strong>, in un atelier di moda, in un museo di storia dell'umanità, in un parco <strong>tecnologico</strong>, in un bosco incantato... senza muovermi di molto da casa e, ammetto, senza neanche rendermene conto. <br />E oggi tutto ciò (che non è poco) mi manca tremendamente. Soprattutto qui in Svezia, dove la gente (a parte rari casi) mi sembra un po' tutta uguale e i comportamenti <strong>standardizzati</strong> come le abitudini, l'architettura, i formaggi, l'abbigliamento ed il modo di pensare assolutamente politicamente corretto.<br />Le città gradevoli sono delle <strong>copie</strong> di quartieri di altre città continentali o inglesi e le altre cittadine sono tutte molto simili e pressocché insignificanti: una <em>storgatan</em>, un ICA, un lindex, una chiesa vuota e chiusa, un systembolaget che <strong>sembra</strong> vuoto, un <em>kafé</em> fai da te col vassoietto di plastica invecchiata coi tavolini senza tovaglie e i dolcetti industriali un po' rinsecchiti. Un po' cinese, un po' americano, un po' sovietico.<br />Esistono delle simpatiche <strong>eccezioni</strong> in giro per il paese, ma sono appunto tali. <br />La normalità è triste, da queste parti è tragica.<br />La natura, seppur molto bella è eccessivamente monotona. <br />La betulla, il laghetto, il prato verde e la casetta rossa coi bordi bianchi. Sullo sfondo il bosco di sempreverdi (che a distanza in realtà sembrano neri): questa e solo questa immagine <strong>idilliaca</strong> (io ne conosco molte altre) segue il bimbo svedese sin dalla culla e seguirà il trapiantato così come il turista. In effetti a parte l'estremo sud (Skåne), parte della costa occidentale (Bohuslän) e le zone semiabitate della Lapponia, Madame la Suède si presenterà così e sempre così a chiunque le si avvicinerá e come una moglie e mamma fedele non tradirà mai le aspettative (<em>trygghetsfaktor</em>).<br />Non voglio dire che sia brutto, anzi certi paesaggi e situazioni sono molto piacevoli. Ma la <strong>monotonia</strong> regna sovrana.<br />E così dovrai vivere, herr Svensson, e così starai bene. Se non stai bene così non sei svedese. E questo la dice tutta sulla fantasia e flessibilità della gente scandinava.<br />La Svezia è il paese dove se al tavolo della <em>fika</em> (pausa caffé e molto altro) informi i commensali che hai studiato latino crei il silenzio intorno a te per un paio di minuti finché il più coraggioso dei colleghi non applica la "legge di <strong>Jante</strong>" coinvolgendo di conseguenza la gran parte di costoro in ridolini da paesanotti dell'800.<br />Da quel momento non ti azzarderai mai più nemmeno a cercare di ricordarti di aver studiato anche greco e... storia dell'arte. <br />In poche parole non puoi essere diverso, ma soprattutto non azzardarti ad essere <strong>meglio</strong>.<br />Mi manca l'Italia soprattutto da quando sono diventato padre e vedo i miei figli e le loro eventuali derivazioni che, salvo miracoli, cresceranno con la "legge di Jante" e tutte le sue derivate. Mi sembra di fare loro un torto, di tradirli ogni giorno perché non darò a loro le stesse <strong>possibilità</strong> che ho avuto io e che così tanto apprezzo. Ritornerò su questo argomento e sull'educazione dei bimbi in Svezia e sulla violenza che si fa su di loro nel frenare gli stimoli e indottrinarli.<br />Mi prende il magone quando da quel tubo di ferro con le ali comincio a vedere le maestose vette ed i ghiacciai <strong>alpini</strong>, le verdi prealpi, i lunghi laghi lombardi,i tetti rossi, le cascine e le case finalmente di pietra e mattoni, mentre i vicini biondi coi vestiti kitch e l'alito avvinazzato sono o distratti da un påpplåt scaricato dritto nelle orecchie o concentrati a leggere un romanzo di Larsson o una "Italienguide" convinti di trovarci un'affettuosa <strong>felicità</strong> (<em>maffia</em> permettendo).<br />Io cerco di spiegare ai miei bimbi certe cose, ma un conto è sentirle, un conto è averle incise negli occhi. <br />Mi rendo conto che a loro l'Italia piace tantissimo, ogni volta che ci andiamo sono felicissimi (forse anche perché vedono il loro padre elettrizzato per poter essere quello che è... oh che brutta educazione che sto dando loro!).<br />Non mi dilungherò sulle qualità dell'italianità, sulla nostra creatività, intelligenza, flessibiltá, gusto bla bla, ne è pieno il web, ne è piena la retorica nazionale, ma anche per questo voglio ringraziare Dio. <br />C'è chi certi <strong>doni</strong> non li ha mai ricevuti e sono davvero in tanti.Odysseushttp://www.blogger.com/profile/16024889986952246386noreply@blogger.com7