martedì 10 agosto 2010

La schizofrenia italica, i poteri forti e il cielo svedese

"e poi ti dicono tutti sono uguali, tutti rubano nella stessa maniera, ma è solo un modo per convicerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera" canta uno dei nostri maestri della musica che ascolto nei momenti di nostalgia. Ma la frase mi fa pensare a quel modo italico un po' schizofrenico di dare la colpa ai poteri forti che ci condizionano così tanto da imbrigliare il nostro paese e soffocare la società. Uno svedese contemporaneo così come un italiano sano non capirebbe l'allusione perché se rubi, rubi tu, mica perché altri ti convincono a farlo e di casa ci esce quando vuole.
Poi penso all' inno nazionale svedese e dove si canta delle montagne, del sole e del cielo svedesi e ad un italiano (che abbia studiato geografia) suonerebbe un po' strano visto che è uno dei paesi meno alti e meno assolati d'Europa. Allora mi ritornano i pensieri sui "poter forti" (di entrambi i paesi) e del perché non cantiamo noi delle nostre montagne e del nostro cielo invece che delle anacronistiche e volgari schiave di Roma.
Infine esco sul balcone e respiro l'aria frizzante e salmastra dell'Atlantico mista al profumo del bosco temperato. Nel silenzio si odono le cicale e le foglie al vento e penso di essere in un bel posto qui nel Bohuslän.

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